1 Secca Isuela

1) SECCA DELL’ISUELA – Difficoltà *** Corrente ***

Posizione: N44.317314 E9.135297

Considerata a ragione una delle più belle immersioni del Mediterraneo, l’Isuela rimane impressa nella memoria di tutti coloro che la visitano.
Il percorso più seguito si trova nel versante sud-ovest. Scendiamo lungo la catenaria che è posizionata sul cappello della secca che arriva a una profondità minima di 14 metri. Una volta sul fondo ci dirigiamo verso levante percorrendo un tratto dell’ampio cappello ma senza soffermarci troppo (lo faremo al ritorno). Già qui è facile incontrare Cernie  Brune , nugoli di Saraghi Fasciati, Saraghi Maggiori e soprattutto inconfondibili i Dentici  che appaiono all’improvviso dal blu per poi scomparire. Il pianoro del cappello rapidamente si trasforma in parete. A questo punto voltiamo verso la parte più esterna della secca rivolta verso il largo. Il paesaggio è mozzafiato con una grande distesa di Gorgonie Rosse (Paramuricea Clavata) che dondolano nella corrente (spesso forte) a cui possiamo trovare attaccate le Uova di Gattuccio a partire da circa 25 metri. per arrivare fino a una profondità di 55 metri. e più. Conviene mantenere una quota massima di 35/38 metri. per non uscire troppo in fretta dalla curva di sicurezza. La parete è molto lunga e noi la percorriamo in direzione ponente. Oltre alle gorgonie nei vari tagli della roccia è possibile vedere grandi rami fioriti di Corallo Rosso (Corallium Rubrum). Verso la fine della parete sud dell’Isuela, a una profondità di circa. 28 metri., incontriamo un scenografico tetto di roccia ricoperto di Margherite di Mare (Parazoanthus) e di Madreporari Solitarii . Nel fondo di questo tetto stazionano alcune Mustele di proporzioni ragguardevoli. A questo punto la secca fa una svolta decisa di 90° e ci troviamo nella parete ovest è il momento di cominciare a risalire. Le Gorgonia Rosse (Paramuricea Clavata) lasciano il posto alle Gorgonia Gialle (Eunicella Cavolinii) mentre cominciano a riapparire numerosi i Dentici con la loro inconfondibile sagoma. Percorrendo il lato ponente, risaliamo verso il cappello che merita sicuramente una visita più approfondita: qui, infatti, l’impressione è quella di essere in un acquario con la presenza costante di Murene, Gronghi, Polpi, Cernie, Saraghi e gli immancabili Dentici  e branchi di Barracuda.Non dimenticate di guardare il manometro perché è facile distrarsi e rimanere senz’aria. E’ difficile abbandonare il fondo, ma siamo costretti a farlo. Risaliamo sulla catenaria senza abbandonarla: talvolta è presente la corrente e in questo caso, senza l’ausilio di una cima di risalita, ci troveremmo facilmente lontani dalla barca.

Da vedere:
Sulla parete: Gorgonia GiallaGorgonia RossaCorallo RossoMargherita di Mare, Nel blu: Sarago MaggioreDenticeBarracuda Sarago FasciatoCastagnola. Sul fondo: PolpoMurenaGrongoCernia BrunaUova di GattuccioVacchetta di Mare MustelaStella Marina Rossa.Castagnola Rossa Gambero MeccanicoScorfano.


NOTA:

Le descrizioni delle immersioni e le immagini e modificate con qualche aggiunta sono estratte dalla guida Immergersi a Portofino – di Stefano Lugaresi – AGB Rapallo editore.

Logbook Portofino – di M. Massaioli, G. Borsotti, T. Abbondi – Auriga Publishing Int.

 

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