4 Grotta dell’Eremita

4) GROTTA DELL’EREMITA – Difficoltà * Corrente *

Superata Punta Bussego in direzione levante, la parete rocciosa presenta una spaccatura conosciuta con il nome di Grotta dell’Eremita. Purtroppo, a dispetto del nome, sott’acqua non incontriamo alcuna grotta, ma un ambiente caratterizzato da massi che offrono riparo a parecchi pesci e organismi bentonici. Iniziamo l’immersione scendendo lungo la catena della boa a circa 18 metri di profondità pinneggiando in direzione levante, su di un fondale detritico interrotto da grossi massi che vale la pena di esplorare. Sulla batimetrica dei 20 metri incontriamo 2 grossi monoliti rocciosi forati in più punti in modo da consentirne il passaggio all’interno.La volta è completamente tappezzata dalle gialle infiorescenze della Leptosammia pruvoti, da colonie di falso corallo (Myriapora truncata), da spugne incrostanti su cui non è raro vedere grossi esemplari di nudibranchi e qualche bella galatea. Proseguiamo l’immersione pinneggiando ancora verso est e sul fondale fangoso misto a posidonia si possono incontrare più esemplari di Pinna nobilis che raggiungono tranquillamente i 50-60 cm di altezza e avendo cura di non urtarle per non far chiudere le valve, curiosando al loro interno possiamo trovare piccoli granchietti o gamberetti. Torniamo indietro sulla franata rocciosa e terminiamo l’immersione in acqua bassa in prossimità della grotta emersa nella baietta tranquilla e protetta dal passaggio di natanti.

Da vedere:
Sulla parete: Madreporari solitari. Nel blu: Sul fondo: Nacchera – Falso corallo nero


NOTA:

Le descrizioni delle immersioni e le immagini sono estratte dalla guida Immergersi a Portofino – di Stefano Lugaresi – AGB Rapallo editore.

Logbook Portofino – di M. Massaioli, G. Borsotti, T. Abbondi – Auriga Publishing Int.

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