4) GROTTA DELL’EREMITA – Difficoltà * Corrente *
Posizione: N44.317778 E9.151111
Superata Punta Bussego in direzione levante, la parete rocciosa presenta una spaccatura conosciuta con il nome di Grotta dell’Eremita. Purtroppo, a dispetto del nome, sott’acqua non incontriamo alcuna grotta, ma un ambiente caratterizzato da massi che offrono riparo a parecchi pesci e organismi bentonici. Iniziamo l’immersione scendendo lungo la catena della boa a circa 18 metri di profondità pinneggiando in direzione levante, su di un fondale detritico interrotto da grossi massi che vale la pena di esplorare. Sulla batimetrica dei 20 metri incontriamo 2 grossi monoliti rocciosi forati in più punti in modo da consentirne il passaggio all’interno.La volta è completamente tappezzata dalle gialle infiorescenze della Madreporario Solitario (Leptosammia pruvoti), da colonie di Falso Corallo (Myriapora truncata), da spugne incrostanti su cui non è raro vedere grossi esemplari di Vacchette di Mare e qualche bella Galatea. Proseguiamo l’immersione pinneggiando ancora verso est e sul fondale fangoso misto a posidonia si possono incontrare più esemplari di Nacchera (Pinna nobilis) che raggiungono tranquillamente i 50-60 cm di altezza e avendo cura di non urtarle per non far chiudere le valve, curiosando al loro interno possiamo trovare piccoli granchietti o Gamberietti . Torniamo indietro sulla franata rocciosa e terminiamo l’immersione in acqua bassa in prossimità della grotta emersa nella baietta tranquilla e protetta dal passaggio di natanti.
Da vedere:
Sulla parete: Madreporario Solitario – Trina di Mare, Nel blu: Salpa –Sarago Maggiore – Dentice– Sarago Fasciato– Castagnola, Sul fondo: Nacchera –Falso Corallo Nero– Gamberi – Galatea–Falso Corallo.