6 Punta dell’Indiano

6) PUNTA DELL’INDIANO (VOLPE) – Difficoltà ** Corrente *

L’immersione si svolge lungo la parete che si sviluppa tra i 25 e i 45 metri, sormontata da un pianoro completamente ricoperto da una prateria di Posidonia. Le profondità riguardevoli e la posizione della boa su un fondale di 18 m, un po’ lontana dalla falesia sommersa da visitare, richiedono una buona confidenza con le discese nel blu e consumi limitati. Il basamento della boa di superficie giace su un fondale detritico in moderata pendenza verso il centro della baia di S. Fruttuoso: è proprio Il declivio l’unico riferimento iniziale che ci permette dopo alcuni minuti di raggiungere la base della parete. Il substrato sembra privo di particolari attrattive, in realtà è facile imbattersi in solitari esemplari di Gorgonia Bianca (Eunicella Verrucosa ed Eunicella Singularis). Il colore di queste gorgonie – la prima più ramificata, la seconda con l’aspetto di un sottile candelabro – è conferito da alghe microscopiche (zooxantelle) che vivono in simbiosi con i polipi delle eunicelle. Raggiunta finalmente la parete, a una profondità di circa 40 metri, possiamo incominciare a curiosare tra le profonde spaccature rocciose, ricche di Corallo Rosso (Corallium Rubrum) e incorniciate da imponenti Gorgonie Rossa (Paramuricea Clavata).Murena, Scorfani, Gronghi, Aragoste  e Vacchette di Mare sono i caratteristici abitanti della parete. I tempi d’immersione c’impongono di risalire a quote inferiori. Raggiungiamo il ciglio della parete risalendo lungo un canalone. Sui 25 metri di profondità l’ambiente è già completamente cambiato: rigogliose fronde di posidonia tappezzano il nuovo fondale che sale più o meno dolcemente fino ai 20 metri. In condizioni di buona visibilità, possiamo apprezzare dalla cigliata lo spettacolo emozionante del blu sottostante, mentre grossi branchi di Saraghi  Fasciati ,Castagnole brune e Dentici si aggirano nei paraggi. Intorno ai 18 metri, la prateria di posidonia lascia il posto a una vegetazione meno nobile, costituita principalmente da alghe verdi, tra cui la Codium Bursa che, per la sua tipica forma sferoidale e un po’ depressa, può essere facilmente confusa con una spugna. Avviandoci sulla via del ritorno, possiamo trascorrere gli ultimi minuti di immersione tra i numerosi macigni che si trovano tra i 10 e i 15 metri. Nel caso di scarsa visibilità, se non si riesce a ritornare sulla boa, possiamo terminare l’immersione all’interno della piccola baia. Una volta risaliti in superficie, ci attende soltanto una breve nuotata per raggiungere l’imbarcazione.

Da Vedere:
Sulla parete: Gorgonia Bianca – Gorgonia GiallaGorgonia Rossa Corallo Rosso  Vacchetta di Mare, Nel blu: MurenaGrongo  – Scorfano neroScorfano rosso – CastagnolaSarago MaggioreDentice Sarago Fasciato, Sul fondo: PaguroAragosta  PosidoniaCodium Bursa.


NOTA:

Le descrizioni delle immersioni e le immagini sono estratte e modificate con qualche aggiunta dalla guida Immergersi a Portofino – di Stefano Lugaresi – AGB Rapallo editore.

Logbook Portofino – di M. Massaioli, G. Borsotti, T. Abbondi – Auriga Publishing Int.

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