12 Testa del Leone

12) TESTA DEL LEONE – Difficoltà * Corrente *

Questa immersione, che prende il nome dalla caratteristica forma a testa di leone della roccia che si incontra arrivando con la barca, è una delle pareti più ricche di vita di tutto il promontorio. La profondità è compresa tra i 20 e i 35 metri e possiamo ammirare, per tutta la sua lunghezza, grandi quantità di gorgonia rossa (Paramuricea clavata) e corallo rosso (Corallium rubrum). è facile incontrare anche aragoste, gronghi e murene che fanno capolino dai numerosi anfratti presenti nella roccia. Ogni tanto ricordiamoci di guardare nel blu per ammirare gli immancabili dentici. Proseguiamo alla scoperta della parete per circa 100 metri fino ad arrivare ad un angolo di 90 ° nella stessa. Solitamente, arrivati a questo punto, si comincia il ritorno che avverrà a una quota superiore. Alla profondità di 8 metri incontriamo un’ampia grotta nella quale vi è una sorgente di acqua dolce che crea un alloclino molto suggestivo. Ritornando verso la boa è molto interessante la visita della franata al termine della parete.Qui, di fronte a una scenografica cavità formata da due grandi massi e completamente ricoperta di madreporari solitari (Leptosammia pruvoti), stazionano durante la stagione estiva molte cernie anche di notevoli dimensioni, che facilmente si possono avvicinare per la gioia di fotografi e videoperatori. Terminiamo l’immersione su questa franata molto ricca di pesce di ogni genere.

Da vedere:
Sulla parete: Gorgonia rossa – Corallo rosso – Madreporari solitari. Nel blu: Grongo – Cernia bruna – Dentice. Sul fondo: Aragosta


NOTA:

Le descrizioni delle immersioni e le immagini sono estratte dalla guida Immergersi a Portofino – di Stefano Lugaresi – AGB Rapallo editore.

Logbook Portofino – di M. Massaioli, G. Borsotti, T. Abbondi – Auriga Publishing Int.